Il titolo potrà magari risultare esagerato, ma non posso fare a meno di apprezzare quanto si sta facendo per ridare dignità ad un monumento per troppo tempo dimenticato e maltrattato. Il palazzo dei Casteldimirto di Bonagia in via Alloro nel Mandamento della Kalsa o Tribunali, era un buco, risultato dei bombardamenti e di tutta una serie di scelte una più infelice dell’altra, che hanno portato al risultato visibile. I puristi storceranno il naso, ma trovo che interventi di rigenerazione urbana come questo servano come il pane a Palermo. Gli scatti sono effettuati dal vicino palazzo Castrofilippo (ringrazio Andrea Bernasconi per avermeli mandati). Palazzo Bonagia, Palazzo Lampedusa, l’ex Palazzo Castelluzzo all’area intesa Quaroni, tutti buchi a cui stiamo per dire definitivamente addio, a mai più rivederci.
Ricordo comunque che il cantiere a quanto pare procederà per fasi, quindi prima di rivedere il palazzo elevato del tutto passerà un po’ di tempo. Attualmente si sta ripristinando il corpo su strada e il volume intorno lo scalone.
Ringrazio l’utente Andrea Bernasconi per le foto.
Sono contento che i lavori continuino senza sosta ma soprattutto del risultato.Una domanda:Non mi ricordo la destinazione d’uso finale.
Ci si divide fra restauri conservativi (ad ogni costo) e ricostruttivi, che personalmente considero il sistema migliore, in quanto fanno recuperare, volumetricamente parlando, le reali fattezze dell’opera.
Specie in questo caso, la ricostruzione deve essere fatta e se si hanno delle foto dell’epoca, anche il rifacimento delle opere di rifinitura interna, come stucchi e pitture decorative andrebbero eseguite.
Il dubbio è sulla finalità dell’opera di restauro ricostruttivo, come la destinazione a monumento museale o monumento di rappresentanza amminnistrativa o qualunque altra cosa, come si intende facilitarne la fruizione al cittadino e al turista?
Qualora si realizzi una fruizione, specie per i portatori d’handicap, si è pensato all’area shopping, all’area ristoro, all’area internet, all’area baby parking, ecc…
Con palazzo Lampedusa , penso si sia fatto un ottimo lavoro… e in tempi brevi, come al solito il pubblico ci mette tempi biblici!!….. meglio tardi che mai ….. ; )
Ma ancora non si sa nemmeno che destinazione avrà, quindi parlare di ciò che andrebbe previsto (nel caso di un museo) è prematuro. Esistono delle fotografie precedenti il crollo della facciata, e per quest’ultima si mira ad un restauro filologico, così come per il cortile dello scalone, di cui rimane la famosa fotografia Alinari. Per il resto del palazzo, credo sia giusto pretendere solo un ripristino delle volumetrie, ma qualsiasi ipotesi di decori o pitture è da scartare, a parte che non credo neanche esistano documentazioni fotografiche.
qualcuno è in possesso di una planimetria in cui si evinca con precisione di quanti corpi (e relativi cortili) era composto questo palazzo e come essi fossero disposti all’interno del perimetro?
ma quanto costerà questo restauro? si pensa di fare lo stesso con altri edifici? Non mancano gli edifici da restaurare a Palermo! Coraggio!
quell’orribile muro su vicolo del caccamo verrà giù?
Quando il cantiere di ripristino arriverà anche a quel fianco si, anche quel mostro verrà giù 🙂
Al momento credo che si lavorerà solo ai volumi visibili in foto. Ricordo che durante la visita a cantiere aperto di qualche mese fa mi dissero che il cantiere avrebbe proceduto per fasi. Forse al momento non si ripristinerà nemmeno la facciata in tutta altezza. Vedremo. L’importante è che il cantiere è partito 😀